- controlacrisi -
Lo sciopero generale è tornato, ricalibrato per un’era di profondi tagli alla spesa pubblica, di forme estreme di razzismo che colpiscono i migranti e di una massiva speculazione finanziaria che ha raggiunto livelli di rapacità senza precedenti. Nel 2011, la percentuale di lavoratori sindacalizzati negli Stati Uniti era dell’11,8%, circa 14.8 milioni di persone.
Ma queste cifre non dicono nulla dei milioni di persone che in questo paese sono disoccupate o sottoccupate. Questi numeri non parlano del blocco non documentato dei lavoratori impiegati nel lavoro manuale e domestico e trainato ampiamente dalle comunità di immigrati. Numeri che dimenticano le lavoratrici il cui luogo di lavoro è la casa e che tacciono di fronte all’economia invisibile del lavoro riproduttivo non pagato. Numeri che non includono gli studenti, indebitatisi per una cifra intorno ai 1.000 miliardi di dollari, costretti a fare più lavori per permettersi rette universitarie stellari. Numeri che lasciano fuori la realtà vissuta da un’alta percentuale di afroamericani che vengono rinchiusi dietro le sbarre delle prigioni o lasciati fuori da quelle di un impiego stabile e sicuro a causa della nostra società razzista.
A dicembre del 2011, il tasso ufficiale di disoccupazione a Oakland era uno sconvolgente 14.1%. Mentre città come Oakland sono devastate dall’austerity, gli ultimi dollari di denaro pubblico vengono spesi per finanziare i dipartimenti di polizia corrotti e militarizzati con lo scopo di contenere il conflitto sociale. Lo scorso 2 novembre, Occupy Oakland ha messo in atto il primo sciopero generale negli Stati Uniti da quello di Oakland del 1946, paralizzando il centro della città e bloccandone il porto. Noi dobbiamo reinventare lo sciopero generale per una fase storica in cui la maggior parte dei lavoratori non è più iscritta a un sindacato, e dove la gran parte di noi sta combattendo per il privilegio di lavorare o per ottenere miglioramenti marginali nelle condizioni di lavoro. Noi dobbiamo portare la lotta nelle strade, nelle scuole e negli uffici delle amministrazioni cittadine corrotte. Uno sciopero generale reinventato significa trovare soluzioni immediate per quelle comunità colpite dai tagli alla spesa pubblica e dalla continua azione repressiva della polizia: un’azione che vada al di là della semplice sostituzione dei nostri governanti. Occupy Oakland darà il suo contributo per imprimere al movimento Occupy una nuova direzione, che riconosca la necessità di trovare modi di provvedere ai nostri bisogni che superino le forme di assistenza statale. Perché noi dobbiamo attaccare anche quelle istituzioni che ci condannano a una vita miserabile di sfruttamento, debito e povertà crescente.
SE NOI NON POSSIAMO VIVERE, NOI NON LAVOREREMO.
Il primo maggio è una festa internazionale che commemora il massacro di Haymarket Square del 1886, quando anche allora a Chicago la polizia difendeva gli interessi dell’1%, attaccando e uccidendo i lavoratori che partecipavano a uno sciopero generale per ottenere la riduzione della giornata lavorativa a otto ore. Nonostante le parole dei politici, nel XXI secolo la lotta di classe è viva e vegeta e colpisce i lavoratori (la base sindacale e i non sindacalizzati), gli studenti, la popolazione di colore, i disoccupati e i sottoccupati, gli immigrati, i senzatetto, le donne, queer, trans e detenuti. Invece di scendere a compromessi con i mostri, è arrivata l’ora di combatterli. Ed è arrivata l’ora di fare della lotta una realtà quotidiana nella Bay Area. E non solo.
Il primo maggio 2012, Occupy Oakland parteciperà insieme a persone provenienti dai percorsi di vita più disparati e da tutti gli angoli del pianeta per dare vita a uno sciopero generale globale per paralizzare la circolazione globale del capitale, che giorno dopo giorno arricchisce le classi al potere e impoverisce il resto di noi. Non ci sarà nessuna vittoria, se non quella che otteniamo per noi stessi quando rivendichiamo mezzi di sussistenza dei quali ogni giorno continuiamo ad essere espropriati.
RIBELLATI PER UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
SCIOPERA/BLOCCA/OCCUPA
[tratto da http://occupyoakland.org]
Lo sciopero generale è tornato, ricalibrato per un’era di profondi tagli alla spesa pubblica, di forme estreme di razzismo che colpiscono i migranti e di una massiva speculazione finanziaria che ha raggiunto livelli di rapacità senza precedenti. Nel 2011, la percentuale di lavoratori sindacalizzati negli Stati Uniti era dell’11,8%, circa 14.8 milioni di persone.
Ma queste cifre non dicono nulla dei milioni di persone che in questo paese sono disoccupate o sottoccupate. Questi numeri non parlano del blocco non documentato dei lavoratori impiegati nel lavoro manuale e domestico e trainato ampiamente dalle comunità di immigrati. Numeri che dimenticano le lavoratrici il cui luogo di lavoro è la casa e che tacciono di fronte all’economia invisibile del lavoro riproduttivo non pagato. Numeri che non includono gli studenti, indebitatisi per una cifra intorno ai 1.000 miliardi di dollari, costretti a fare più lavori per permettersi rette universitarie stellari. Numeri che lasciano fuori la realtà vissuta da un’alta percentuale di afroamericani che vengono rinchiusi dietro le sbarre delle prigioni o lasciati fuori da quelle di un impiego stabile e sicuro a causa della nostra società razzista.
A dicembre del 2011, il tasso ufficiale di disoccupazione a Oakland era uno sconvolgente 14.1%. Mentre città come Oakland sono devastate dall’austerity, gli ultimi dollari di denaro pubblico vengono spesi per finanziare i dipartimenti di polizia corrotti e militarizzati con lo scopo di contenere il conflitto sociale. Lo scorso 2 novembre, Occupy Oakland ha messo in atto il primo sciopero generale negli Stati Uniti da quello di Oakland del 1946, paralizzando il centro della città e bloccandone il porto. Noi dobbiamo reinventare lo sciopero generale per una fase storica in cui la maggior parte dei lavoratori non è più iscritta a un sindacato, e dove la gran parte di noi sta combattendo per il privilegio di lavorare o per ottenere miglioramenti marginali nelle condizioni di lavoro. Noi dobbiamo portare la lotta nelle strade, nelle scuole e negli uffici delle amministrazioni cittadine corrotte. Uno sciopero generale reinventato significa trovare soluzioni immediate per quelle comunità colpite dai tagli alla spesa pubblica e dalla continua azione repressiva della polizia: un’azione che vada al di là della semplice sostituzione dei nostri governanti. Occupy Oakland darà il suo contributo per imprimere al movimento Occupy una nuova direzione, che riconosca la necessità di trovare modi di provvedere ai nostri bisogni che superino le forme di assistenza statale. Perché noi dobbiamo attaccare anche quelle istituzioni che ci condannano a una vita miserabile di sfruttamento, debito e povertà crescente.
SE NOI NON POSSIAMO VIVERE, NOI NON LAVOREREMO.
Il primo maggio è una festa internazionale che commemora il massacro di Haymarket Square del 1886, quando anche allora a Chicago la polizia difendeva gli interessi dell’1%, attaccando e uccidendo i lavoratori che partecipavano a uno sciopero generale per ottenere la riduzione della giornata lavorativa a otto ore. Nonostante le parole dei politici, nel XXI secolo la lotta di classe è viva e vegeta e colpisce i lavoratori (la base sindacale e i non sindacalizzati), gli studenti, la popolazione di colore, i disoccupati e i sottoccupati, gli immigrati, i senzatetto, le donne, queer, trans e detenuti. Invece di scendere a compromessi con i mostri, è arrivata l’ora di combatterli. Ed è arrivata l’ora di fare della lotta una realtà quotidiana nella Bay Area. E non solo.
Il primo maggio 2012, Occupy Oakland parteciperà insieme a persone provenienti dai percorsi di vita più disparati e da tutti gli angoli del pianeta per dare vita a uno sciopero generale globale per paralizzare la circolazione globale del capitale, che giorno dopo giorno arricchisce le classi al potere e impoverisce il resto di noi. Non ci sarà nessuna vittoria, se non quella che otteniamo per noi stessi quando rivendichiamo mezzi di sussistenza dei quali ogni giorno continuiamo ad essere espropriati.
RIBELLATI PER UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
SCIOPERA/BLOCCA/OCCUPA
[tratto da http://occupyoakland.org]
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