Apri il telegiornale e senti il giornalista dire: "I mercati soffrono... ", "I mercati chiedono...". Poi parte un contributo con Mario Monti che dice "I mercati patiscono un vizio di orgine della pur bella costruzione dell'euro". E allora non ce la fai più e sbotti: "Ma i mercati chi???".
No, perché deve essere chiaro che i mercati non esistono come soggetto antropomorfo né come entità giuridica. Sono solo l'insieme dell'interazione di tante piccole (e alcune gigantesche) operazioni di compravendita. Nessuno sa perché la borsa scende o sale. Forse giusto quelli di Piazza Affari, a fronte di un'analisi di massima, e in ogni caso non te lo vengono certo a dire né possono aver parlato con ognuno dei milioni di risparmiatori che hanno venduto e comprato. Caso mai con quelli grossi grossi che hanno speculato. Ma lì vai nel penale.
Quindi delle due l'una: quello che vi spiega cosa vogliono i mercati o sta mentendo per poterne concludere che "I mercati chiedono più Europa", cioè quello che interessa a lui sostenere, e allora è un bugiardo, oppure lo sa perché conosce personalmente le grandi banche d'affari e le grandi organizzazioni che, con le loro operazioni di compravendita gigantesche, influenzano le borse e portano alle stelle i rendimenti dei titoli di Stato. Ma in questo caso è un criminale, perché sa bene chi affama milioni di persone, ci parla al telefono e ciononostante li copre, non li porta allo scoperto e quindi ne è complice.
La prossima volta che qualcuno vi dice "I mercati pensano che...", chiedetegli se è uno stupido oppure se per caso sa esattamente chi è che ogni giorno, da mesi, decide la politica che devono subire i popoli delle grandi democrazie occidentali. E se lo sa, fatevi dire quali sono i nomi e le facce perché possano essere opportunamente processati. O perlomeno si possa avviare una trattativa, che suona tanto come quella più famosa tra Stato e mafia.
Quindi delle due l'una: quello che vi spiega cosa vogliono i mercati o sta mentendo per poterne concludere che "I mercati chiedono più Europa", cioè quello che interessa a lui sostenere, e allora è un bugiardo, oppure lo sa perché conosce personalmente le grandi banche d'affari e le grandi organizzazioni che, con le loro operazioni di compravendita gigantesche, influenzano le borse e portano alle stelle i rendimenti dei titoli di Stato. Ma in questo caso è un criminale, perché sa bene chi affama milioni di persone, ci parla al telefono e ciononostante li copre, non li porta allo scoperto e quindi ne è complice.
La prossima volta che qualcuno vi dice "I mercati pensano che...", chiedetegli se è uno stupido oppure se per caso sa esattamente chi è che ogni giorno, da mesi, decide la politica che devono subire i popoli delle grandi democrazie occidentali. E se lo sa, fatevi dire quali sono i nomi e le facce perché possano essere opportunamente processati. O perlomeno si possa avviare una trattativa, che suona tanto come quella più famosa tra Stato e mafia.
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