La Corte dei Conti greca ha bocciato una gran parte della riforma delle pensioni voluta dal governo ma anche concordata con la troika.
La Corte infatti che ha esaminato i provvedimenti legislativi chesaranno al vaglio del Parlamento, ha ritenuto incostiruzionali alcuni passaggi della riforma.
In modo particolare la Corte non giustifica l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni né il taglio dal 5% al 10% dei rimborsi pensionistici.
Fa sapere inoltre che dall'inizio del piano per slavare il Paese, il fatto di ridurre, e per la quinta volta consecutiva, le pensioni viola una serie di diritti tutelati dalla Costituzione.
Tra questi i principi di dignità della persona e di uguaglianza di fronte alla legge.
I parlamentari che la settimana prossima dovranno votare le nuove misure di austerità richieste dalla troika potranno anche non tener conto del parere della Corte, tuttavia i cittadini greci potrebbero ricorrere contro la legge, se venisse approvata. In questo mondo verrebbe minacciato minando il pacchetto di riforme sulla base del quale il governo sta negoziando con la troika i nuovi aiuti internazionali.
Il governo dai tagli alle pensioni prevede circa la metà dei 9,37 miliardi di euro di risparmi previsti nel bilancio per il 2013. I risparmi di spesa dovranno rientrare in un pacchetto di misure di austerità da 13,5 miliardi di euro. Per questo il governo sta faticosamente contrattando con la troika.
La Corte infatti che ha esaminato i provvedimenti legislativi chesaranno al vaglio del Parlamento, ha ritenuto incostiruzionali alcuni passaggi della riforma.
In modo particolare la Corte non giustifica l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni né il taglio dal 5% al 10% dei rimborsi pensionistici.
Fa sapere inoltre che dall'inizio del piano per slavare il Paese, il fatto di ridurre, e per la quinta volta consecutiva, le pensioni viola una serie di diritti tutelati dalla Costituzione.
Tra questi i principi di dignità della persona e di uguaglianza di fronte alla legge.
I parlamentari che la settimana prossima dovranno votare le nuove misure di austerità richieste dalla troika potranno anche non tener conto del parere della Corte, tuttavia i cittadini greci potrebbero ricorrere contro la legge, se venisse approvata. In questo mondo verrebbe minacciato minando il pacchetto di riforme sulla base del quale il governo sta negoziando con la troika i nuovi aiuti internazionali.
Il governo dai tagli alle pensioni prevede circa la metà dei 9,37 miliardi di euro di risparmi previsti nel bilancio per il 2013. I risparmi di spesa dovranno rientrare in un pacchetto di misure di austerità da 13,5 miliardi di euro. Per questo il governo sta faticosamente contrattando con la troika.
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