- articolotre -
Il ministro degli Interni siriani ha annunciato che il referendum per l’approvazione della nuova Costituzione sarebbe stato approvato con l’89% delle preferenze. L’affluenza sarebbe al 57%.
-Redazione- 27 febbraio 2012- Sono arrivate le prime notizie dalla Siria in merito ai risultati del referendum sulla nuova Costituzione fortemente voluto da Bashar al-Assad. Il ministro degli Interni siriano Ibrahim al-Shaar ha annunciato in diretta tv che l’89% di coloro che hanno preso parte al referendum hanno votato a favore della nuova Costituzione. Il nuovo testo dovrebbe quindi finalmente porre fine ai cinquant’anni di dominio unico del partito Baath. Il ministro degli Interni ha annunciato i risultati del referendum nel corso di una conferenza stampa, divulgando anche alcuni dati interessanti. Secondo il ministro sui 14 milioni e mezzo di votanti avrebbero deciso di recarsi alle urne ben 8.376000, circa il 57%.
Al-Shaar ha spiegato che alcuni gruppi di opposizione avrebbero tentato di sabotare le operazioni di voto in alcune zone a rischio come Homs e Idlib. Qui ribelli armati sono stati accusati di non aver permesso a diverse migliaia di persone di recarsi alle urne. Al-Shaar si è detto molto soddisfatto dei risultati elettorali e nella conferenza stampa ha dichiarato che “il popolo Siriano, ha fatto la sua scelta”. Il ministro degli Esteri russo ha considerato il risultato del referendum siriano come una prova del fortissimo supporto della maggioranza del popolo siriano nei confronti delle riforme portate avanti da Assad. “Il referendum ha confermato che il corso dei cambiamenti è supportato dal popolo”, ha detto il ministro, ” L’influenza dei gruppi di opposizione che hanno boicottato il referendum è ristretta e non da loro alcun autorizzazione a parlare a nome del popolo siriano”. La Costituzione adottata include 14 nuovi articoli e ben 47 emendati. Le riforme sono state fortemente volute da Assad per fermare le rivolte sanguinose degli ultimi undici mesi e per aprire la via per nuove elezioni libere nel Paese.
I politici occidentali hanno sempre considerato il referendum come una farsa, con il segretario di Stato Hillary Clinton che ha chiamato “un gioco cinico” la tornata elettorale. Allo stesso tempo proprio oggi l’Unione Europea ha colpito il governo siriano con una nuova ondata di sanzioni. Queste sanzioni includono il congelamento di alcuni conti bancari, e un divieto di importazione di metalli preziosi dal paese. A più di un anno dall’inizio delle rivolte, la violenza continua a infierire in alcune zone del Paese; la speranza è che questo referendum possa servire in qualche modo a sopire gli animi.
Il ministro degli Interni siriani ha annunciato che il referendum per l’approvazione della nuova Costituzione sarebbe stato approvato con l’89% delle preferenze. L’affluenza sarebbe al 57%.
-Redazione- 27 febbraio 2012- Sono arrivate le prime notizie dalla Siria in merito ai risultati del referendum sulla nuova Costituzione fortemente voluto da Bashar al-Assad. Il ministro degli Interni siriano Ibrahim al-Shaar ha annunciato in diretta tv che l’89% di coloro che hanno preso parte al referendum hanno votato a favore della nuova Costituzione. Il nuovo testo dovrebbe quindi finalmente porre fine ai cinquant’anni di dominio unico del partito Baath. Il ministro degli Interni ha annunciato i risultati del referendum nel corso di una conferenza stampa, divulgando anche alcuni dati interessanti. Secondo il ministro sui 14 milioni e mezzo di votanti avrebbero deciso di recarsi alle urne ben 8.376000, circa il 57%.
Al-Shaar ha spiegato che alcuni gruppi di opposizione avrebbero tentato di sabotare le operazioni di voto in alcune zone a rischio come Homs e Idlib. Qui ribelli armati sono stati accusati di non aver permesso a diverse migliaia di persone di recarsi alle urne. Al-Shaar si è detto molto soddisfatto dei risultati elettorali e nella conferenza stampa ha dichiarato che “il popolo Siriano, ha fatto la sua scelta”. Il ministro degli Esteri russo ha considerato il risultato del referendum siriano come una prova del fortissimo supporto della maggioranza del popolo siriano nei confronti delle riforme portate avanti da Assad. “Il referendum ha confermato che il corso dei cambiamenti è supportato dal popolo”, ha detto il ministro, ” L’influenza dei gruppi di opposizione che hanno boicottato il referendum è ristretta e non da loro alcun autorizzazione a parlare a nome del popolo siriano”. La Costituzione adottata include 14 nuovi articoli e ben 47 emendati. Le riforme sono state fortemente volute da Assad per fermare le rivolte sanguinose degli ultimi undici mesi e per aprire la via per nuove elezioni libere nel Paese.
I politici occidentali hanno sempre considerato il referendum come una farsa, con il segretario di Stato Hillary Clinton che ha chiamato “un gioco cinico” la tornata elettorale. Allo stesso tempo proprio oggi l’Unione Europea ha colpito il governo siriano con una nuova ondata di sanzioni. Queste sanzioni includono il congelamento di alcuni conti bancari, e un divieto di importazione di metalli preziosi dal paese. A più di un anno dall’inizio delle rivolte, la violenza continua a infierire in alcune zone del Paese; la speranza è che questo referendum possa servire in qualche modo a sopire gli animi.
Nessun commento:
Posta un commento