Mercati del riuso e del baratto, co-working, car sharing e car pooling, banche del tempo, Gruppi di acquisto solidale, scambio di case per le vacanze, crowdfunding, vendita di servizi piuttosto che di beni. In Spagna e in America latina c’è chi sostiene che queste e altre forme di «consumo collaborativo» (o «economia di collaborazione») siano un fenomeno vario e sempre più diffuso. Che prova a mettere in discussione alcuni dogmi del capitalismo. Pubblichiamo alcuni stralci di un articolo su questi temi segnalato da Madrilonia.org e pubblicato su Consumocolaborativo.com.
Città invisibile è un piccolo collettivo romano attento ai temi sociali e della decrescita.
Si è spesso discusso se il consumo collaborativo sia soltanto una reazione alla crisi, come in Argentina nel 2001 (…). In ogni caso, è interessante analizzare i fattori che hanno favorito i settori e il consumo di collaborazione in America latina: la mobilità condivisa, il crowdfunding e i numerosi programmi di sostegno per gli imprenditori.
La mobilità
In Argentina, la concorrenza è feroce tra Vayamos juntos, Vamos mejor, SincroPool (carpooling orientato a organizzazioni e imprese), En Camello, CompartoCoche.com.ar, CompartoCoche.com, Coviajero, En Camino – che opera anche in Cile – e Carpling (attivo in Argentina, Colombia, Chile, Messico, Venezuela, Panamá e Viapool) (…). In Brasile invece c’è Caronetas, carpooling orientato a imprese e organizzazioni (…). La lista continua con ViajaConmigo Cile, Carpooling.cl, A Dedo, Colombia con EasyWay e Comparte tu Chevrolet (…), Voy Contigo in Uruguay e Aventones in Messico. Uno dei servizi più originali e interessanti è SaferTaxi per viaggi sicuri, agile e collaborativo nelle città dell’America latina (per ora Argentina, Brasile e Cile). Si tratta di un’applicazione per cellulari sviluppata per semplificare e modernizzare l’azione di ordinare un taxi e che include il profilo del taxi (…). La persona può accettare o rifiutare il driver (…).
Il car sharing invece sta guadagnando popolarità soprattutto in Città del Messico dove Carrot già funziona e Ubicar inizerà presto i suoi servizi. In Brasile, San Paolo ha avuto per lungo tempo Zazcar. Ma la mobilità non si esaurisce con auto, camion e biciclette pubbliche condivise, stanno guadagnando terreno, ad esempio, anche le EcoBici a Città del Messico (…) o Bikla a Guadalajara, MejorEnBici a Buenos Aires, Citycletas a Providence (Cile) BikeRio a Rio de Janeiro e PedalUsp presso l’Università di São Paulo (…). Che cosa ci manca? Servizi di noleggio auto come SocialCar P2P in Spagna o Getaround negli Stati uniti.
Il car sharing invece sta guadagnando popolarità soprattutto in Città del Messico dove Carrot già funziona e Ubicar inizerà presto i suoi servizi. In Brasile, San Paolo ha avuto per lungo tempo Zazcar. Ma la mobilità non si esaurisce con auto, camion e biciclette pubbliche condivise, stanno guadagnando terreno, ad esempio, anche le EcoBici a Città del Messico (…) o Bikla a Guadalajara, MejorEnBici a Buenos Aires, Citycletas a Providence (Cile) BikeRio a Rio de Janeiro e PedalUsp presso l’Università di São Paulo (…). Che cosa ci manca? Servizi di noleggio auto come SocialCar P2P in Spagna o Getaround negli Stati uniti.
Il crowdfunding come combustibile
Ovunque il crowdfunding (il finanziamento dal basso di progetti, soprattutto via web) ha registrato una crescita impressionante negli ultimi tempi. In Spagna ci sono più di 20 siti di crowdfunding e in America latina la tendenza continua. L’emergere di crowdfunding è importante perché la rivoluzione sarà finanziata collettivamente ed è lo strumento che fa da ponte tra il consumo e la produzione all’interno dell’economia collaborativa.
In Brasile abbiamo (…): Catarse, ItsNoon, Movere.me, Mobilitare, Começaki e Impulse (rivolto a imprenditori). Il crowdfunding è utilizzato anche nelle piattaforme sociali come Lets, SoulSocial, Tzedaka, Benfeitoria (…). In altri paesi è possibile trovare siti come Bandstic.me (per finanziare iniziative in Messico, con il supporto di Movistar) Idea.me (probabilmente la piattaforma più popolare in Argentina e uno delle più popolari in tutta l’America latina), LaLa (sito aperto di recente in Uruguay e focalizzato sulla produzione di film), InPact.me (… sito orientato a progetti sociali) o Lincipit (nato in Cile…). L’elenco continua con Proyectanos in Argentina, BananaCash, Groofi e NoblezaObliga (…). In Messico, non dobbiamo dimenticare La Fondeadora. Un’altra tendenza, almeno in Messico, è l’utilizzo di piattaforme come Kickstarter per finanziare progetti americani in Messico (…).
In Cile abbiamo anche ShareTribe (per creare comunità da condividere), Koru (…), Mamaroof (alloggi per studenti), LocalGuiding, Cumplo, TomoClases, Aventones (carpooling), UniPlaces (alloggi per universitari in case private), CrowdPlaces (crowdfuding per spazi urbani), TuCreaz (mercato per artisti), Oja.la (istruzione online), Tu Closet Mi Closet (per lo scambio dell’abbigliamento) e TouristLink (turismo sociale) … e Startup Chilegite (carpooling) (…).
Non male vero? (…). Non abbiamo la sfera di cristallo per sapere cosa accadrà al «consumo di collaborazione» in America latina (e in Spagna), ma siamo in grado di individuare alcuni aspetti importanti. Vedremo iniziative di internazionalizzazione (…). Vedremo le leggi in grado di influenzare l’avanzamento non omogeneo del consumo collaborativo in diversi paesi (…). Vedremo fusioni e acquisizioni come quelle che hanno avuto luogo in Brasile nel campo del crowdfunding. E presto dovremmo vedere più iniziative in settori come l’istruzione (…) e i servizi finanziari (…)Città invisibile è un piccolo collettivo romano attento ai temi sociali e della decrescita.
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